Ostetricia, la protesta sbarca su Facebook

Su Facebook si moltiplicano i messaggi contro la chiusura del reparto e tra rabbia e sgomento c'è anche chi propone un blocco stradale.
Corridoi di un reparto nascita (Foto di archivio)
Corridoi di un reparto nascita (Foto di archivio)
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"Non è giusto, non si possono mettere sempre i numeri davanti alla vita". "Un regalo alla sanità privata, vergogna". "No all'indifferenza della Valle".

Sono solo alcuni dei messaggi che in queste ore stanno affollando la pagina Facebook "No alla chiusura del reparto di ostetricia all'ospedale di Gardone". Proprio sul web si è spostata la protesta dei triumplini proprio a riguardo della chiusura del reparto all'ospedale di Gardone.

La gente della valle non ci sta, tanto che sta immaginando anche blocchi stradali. A provare più rabbia le mamme che raccontano di esperienze positive per qualità e umanità. Alla laconica comunicazione del dottor Coppini, direttore dell'Ospedale Civile di Brescia, per ora non ha fatto da controcanto nessuna voce della politica, della società civile.

Anche di questo si rammaricano i frequentatori della pagina Facebook che raccontano anche delle difficoltà di raggiungere Brescia in caso di emergenza, specie per via del traffico.

Il numero di messaggi lievita costantemente, nella speranza che la politica possa intervenire.

 

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