«Orma», il museo dell'Alta Valle

Un finanziamento da 545mila euro per il nuovo polo, acronimo di Officina delle radici e museo dell'archeologia
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Inaugurato sabato 21 luglio il primo museo archeologico della Valtrompia. «Orma», acronimo di Officina delle radici e museo dell’archeologia, ha trovato la sua casa all'interno dell’antico broletto di Mondaro grazie a un progetto del valore di 565mila euro finanziato con 380mila euro da Fondazione Cariplo, ai quali si sono aggiunti i 93mila messi a disposizione dal Comune di Pezzaze, i 64mila della Comunità montana e i 30mila dell'associazione ScopriValtrompia. 

Un progetto avviato nel 2015, dopo che nel 2009 l’amministrazione comunale aveva acquistato da privati l’antico broletto, con il recupero della struttura e il successivo allestimento, archeologico e multimediale (sono infatti presenti schermi interattivi), curato in stretta sinergia con la Soprintendenza archeologica di Bergamo e Brescia e con l’archeologa Alessandra Massari. 

Il museo si compone di quattro piani, tre dei quali ospitano circa 300 reperti databili dal neolitico sino all'epoca romana, mentre il quarto piano è stato lasciato libero per ospitare i laboratori con le scuole.

Il museo ha persino una mascotte conservata al pianterreno: Naè, i resti dello scheletro di una giovane donna vissuta in epoca neolitica rinvenuti nel 1993 a Nave. «I dubbi che nutrivamo inizialmente sulla realizzazione di Orma oggi si dissipano - commenta il sindaco di Pezzaze, Oliviero Gipponi - speriamo che il museo possa attirare tanti turisti». 

 «Orma» è visitabile sabato 28 e domenica 29 dalle 14 alle 18 (ultimo ingresso alle 17.30), mentre ad agosto sarà aperto il sabato, la domenica e i giorni festivi dalle 14.30 alle 18. Dall'1 settembre al 31 luglio 2019 l'orario di apertura va dalle 14.30 alle 18. Previsti sconti per chi deciderà di visitare, in combinata, anche la Miniera Marzoli.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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