Omicidio Bozzoli, in campo anche l'Esercito

Uomini, mezzi e caserme dell'Esercito saranno impiegati per il trasloco delle scorie e dei lingotti dalla fonderia
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Omicidio Bozzoli, scende in campo anche l'Esercito. Uomini, mezzi e caserme saranno impiegati per consentire alla Procura di traslocare dalla Bozzoli le scorie e i lingotti che l'anatomopatologa Cristina Cattaneo sta analizzando alla ricerca di elementi utili alla soluzione del giallo legato alla sparizione di Mario Bozzoli.

Uomini e mezzi militari saranno impiegati nei prossimi giorni per liberare il capannone della fonderia di Marcheno, che ancora ospita tutto il materiale, ma anche per trasferire, con tutta probabilità in una caserma di Milano, quanto già portato negli spazi messi a disposizione dalla Beretta Armi, a Gardone Valtrompia.

L'attività della fonderia ferma dallo scorso 9 ottobre non è ancora ripresa, nonostante il sostituto procuratore Alberto Rossi l'abbia dissequestrata lo scorso 13 gennaio. Da allora, fanno sapere dall'azienda, non sono ancora stati ultimati i lavori per ripristinare la funzionalità dei forni e dei macchinari smontati per esigenze investigative. 

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