Morto nell'auto in fiamme a Lumezzane: musica e filosofia le passioni di Riccardo Gobbi
«Per Lumezzane è una festa dell’Immacolata davvero molto triste. Di fronte a queste tragedie non esisteranno mai le parole giuste. Una giovane vita spezzata, un dolore insopportabile. Rimane solo una preghiera per Riccardo Gobbi, un abbraccio e condoglianze di cuore alla sua famiglia».
Il primo cittadino Josehf Facchini, ha commentato con queste parole quanto accaduto nella notte di ieri, giovedì 8, a Lumezzane. Dolore e sgomento sono i sentimenti che hanno pervaso l’animo dei valgobbini. I genitori sono distrutti, si sono chiusi nel silenzio e hanno passato la giornata da un amico. Riccardo era un ragazzo in gamba, stimato da tutti coloro che lo conoscevano.
Si era laureato in Filosofia a Milano, lavorava nell’azienda con il padre ed era fidanzato. Fino a 21 anni ha partecipato al gruppo Scout 1 di Lumezzane Sant’Apollonio. Appassionato di musica aveva ripreso a suonare la chitarra lo scorso anno frequentando i corsi dell’associazione musicale all’Unisono di Lumezzane. Era appassionato di cinema e letteratura, divorava film e libri. Dopo la laurea si è messo a testa bassa nell’azienda del papà, Valeriano, conosciutissimo in Valgobbia per essere da decenni presidente della Croce Bianca.
Era in ufficio, al fianco di mamma Sara. «Era una spanna sopra tanti altri - dice chi lo conosceva - aveva una marcia in più». La notizia della sua scomparsa e dell’atrocità del suo decesso, ha lasciato attoniti anche chi non lo conosceva. Tutta Lumezzane ne ha parlato. Sui social davvero sconfinate la partecipazione al lutto e la vicinanza espressa dalla collettività alla famiglia Gobbi.
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