«Materna comunale penalizzata per la paritaria»: è polemica

Alla Rodari quest’anno parte una classe in meno. Genitori contro Comune: «Favorisce le paritarie con 280mila euro all'anno»
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A settembre saranno due e non tre le sezioni alla materna Rodari in Valle di Sarezzo: la scuola a statale perderà una classe. Così ha deciso il Provveditorato dal momento che il numero di iscritti si attesta a quota 44, insufficienti a mantenere la terza sezione.

Una notizia che ha dato fuoco alle polveri: alcuni genitori puntano infatti il dito contro l’Amministrazione comunale, accusata di voler addirittura chiudere la scuola. Secondo alcuni genitori il Comune cercherebbe di favorire le tre materne paritarie presenti sul territorio a scapito dell’unica comunale.

L’Amministrazione respinge le accuse, ed esprime il proprio rammarico per la perdita della sezione: «È anzi una scuola a cui teniamo molto - sottolineano il sindaco Toscani e l’assessore all’Istruzione Pedrali - tanto che stiamo immaginando di avviare al suo interno nuovi progetti educativi».

Quest’anno sarà riproposto ad esempio il laboratorio di inglese, cui si affiancheranno altre proposte che saranno presentate a luglio, nell’ambito dell’approvazione del Piano per il diritto allo studio.

Tra queste ci sono iniziative di propedeutica musicale e si sta inoltre definendo un accordo con la nuova locale associazione di genitori, che potrebbe contare sull’utilizzo della scuola dopo l’orario di chiusura per attività laboratoriali.

«Se avessimo intenzione di abbandonare questa scuola - dicono Pedrali e Toscani - non ci impegneremmo per iniziare nuove attività al suo interno. Noi vorremmo anzi che l’unica materna comunale del territorio fosse un polo di riferimento per i progetti dedicati ai più piccoli».

A contrariare i genitori c’è però anche l’erogazione, da parte dell’Amministrazione comunale, di 280mila euro l’anno in contributi per le tre materne paritarie. «Si tratta di una scelta volta ad assicurare a tutti la possibilità di fruire di un servizio di pari livello anche rispetto alle rette» ribatte il sindaco. Il Comune sta però lavorando alla revisione della convenzione, ormai poco sostenibile dal punto di vista economico, nei confronti delle tre scuole paritarie, che in futuro potrebbero essere investite anch’esse dal calo di iscritti, ma anche in vista di una generale riorganizzazione dell’offerta formativa. 

 

 

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