Marcheno, la sorella di Ghirardini: «Martedì Beppe era a casa»
Rompe il silenzio la famiglia Ghirardini, una famiglia provata dalla morte del fratello Beppe e da tutte le voci e congetture sul suo conto dalla scomparsa in poi. Una famiglia che difende Giuseppe.
La sorella Giacomina ribatte alla dichiarazioni di Corrado Zani, titolare del bar Antico Borgo Vezza d’Oglio, che sostiene di aver servito il caffè a Ghirardini martedì sera e di aver visto la sua Suzuki Gran Vitara parcheggiata all’esterno del locale.
Ma in queste ore è un’altra la dichiarazione che ha nascere mille interrogativi: Enzo Rossi, l’uomo che ha segnalato la presenza dell’auto di Beppe a Case di Viso, ha detto di averla notata una prima volta nella mattinata di mercoledì.
Ma alle 14 di quel giorno il telefono di Giuseppe Ghirardini, che non è ancora stato trovato, ha agganciato la cella di Breno, nei pressi di Crocedomini.
Tante le domande: quello che è certo è che l’operaio della Bozzoli non poteva essere nei boschi camuni e nello stesso momento vicino al passo che mette in comunicazione le tre principali valli bresciane.
Sullo sfondo resta sempre, nella fonderia dei misteri, l'altro giallo: quello della sparizione di Mario Bozzoli. Su questo fronte gli inquirenti attendono risposte dai periti, a caccia di tracce tra i forni e gli impianti dell'impresa di via Gitti. Anche se c'è chi avverte: è come cercare un ago nel pagliaio.
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