Marcheno, il momento del silenzio per l'addio a Ghirardini
Un dolore dignitoso e composto. La necessità di sapere, di capire, di trovare una spiegazione espressa nel raccoglimento della preghiera. E l’invito, forte, del parroco, a tacere, a scegliere il silenzio.
Marcheno, a quasi un mese dalla morte, ha accompagnato nell’ultimo viaggio Giuseppe Ghirardini, l’operaio della fonderia Bozzoli scomparso qualche giorno dopo il suo datore di lavoro e trovato senza vita a Case di Viso, nella zona di Pontedilegno il 18 ottobre ucciso, lo si è scoperto la settimana scorsa, da una capsula di cianuro contenuta in una esca per animali selvatici che aveva nello stomaco.
La famiglia aveva chiesto il rispetto della cerimonia, allontanando telecamere e microfoni. Nella piccola chiesa oltre la sponda del fiume Mella le parole di don Maurizio Rinaldi che ha invitato tutta la comunità ad evitare parole superflue
Chiudendo la sua omelia il parroco ha voluto lasciare ai fedeli una speranza, che la comunità possa continuare a crescere anche laddove l’animo può essere compormesso.
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