Marcheno, il giallo delle due fiale al cianuro

Le tracce di una seconda fiala al cianuro cambiano ancora una volta il quadro delle indagini sul giallo di Marcheno
Giuseppe Ghirardini durante una battuta di caccia
Giuseppe Ghirardini durante una battuta di caccia
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Tre pezzi di un’altra fiala al cianuro, presenti vicino al cadavere, ma visti solamente un mese dopo. Tre pezzi che potrebbero cambiare un’indagine ancora aperta per istigazione al suicidio. Sono quelli recuperati nei boschi di Case di Viso dove è stato trovato il cadavere di Giuseppe Ghirardini e analizzati nei laboratori dei Ris di Parma. Rappresentano l’elemento nuovo che poche ore fa aveva spinto l’avvocato Marino Colosio, legale dell’ex moglie dell’operaio della Bozzoli, a dire «il quadro probatorio risulta modificato».

La morte. Ghirardini non sarebbe infatti morto per il veleno contenuto nell'esca trovata nel suo stomaco e che sarebbe rimasta intatta. Gli inquirenti sono convinti: il veleno è stato sprigionato da una seconda fiala, i cui resti sono stati repertati solamente il 16 novembre. Vale dire un mese dopo il ritrovamento del cadavere. Sembra impossibile, ma il quadro è questo e cambia per l’ennesima volta.

La ricostruzione. Facciamo ordine: Ghirardini sparisce da Marcheno il 14 ottobre, il 18 viene trovato cadavere a più di 100 km da casa. Pochi giorni dopo gli inquirenti assicurano: è morto per cause naturali. Poi il 13 novembre il cambio di rotta: è morto per avvelenamento da cianuro contenuto nell'esca per animali selvatici fuori mercato dagli anni ’70 e in vendita solo in Svizzera. Tre giorni dopo, come detto, a Case di Viso, vengono trovate tracce di una nuova fiala. E ieri, dopo nuovi accertamenti, i Ris di Parma stabiliscono: la capsula trovata nello stomaco di Ghirardini non si è aperta e il veleno è stato sprigionato da una seconda fiala.

  • Il ritrovamento di Giuseppe Ghirardini
    Il ritrovamento di Giuseppe Ghirardini
  • Il ritrovamento di Giuseppe Ghirardini
    Il ritrovamento di Giuseppe Ghirardini
  • Il ritrovamento di Giuseppe Ghirardini
    Il ritrovamento di Giuseppe Ghirardini
  • Il ritrovamento di Giuseppe Ghirardini
    Il ritrovamento di Giuseppe Ghirardini

Il punto. «Tutto molto strano» commenta l’avvocato della ex moglie di Ghirardini che non crede all’ipotesi suicidio, sulla quale invece starebbe lavorando la Procura di Brescia che sta effettuando controlli in tutti i Money transfer della provincia di Brescia. Si cercano trasferimenti di denaro da parte dell’operaio della Bozzoli all’ex moglie in Brasile. Sarebbe la dimostrazione della volontà di farla finita. Ma ad oggi i risultati sono negativi.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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