Marcheno, al setaccio le scorie in cerca degli impianti dentali

Si cercano due impianti dentali che il figlio odontoiatra dell’imprenditore scomparso ha indicato che il padre aveva
MARCHENO: ALTRA GIORNATA DI RICERCHE
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Passare chili di scorie al setaccio, nel vero senso della parola. Prima in uno con le maglie grandi e poi in altri con spazi sempre più piccoli. Così l’anatomopatologa Cristina Cattaneo sta lavorando all’interno della fonderia di Marcheno, dove la sera dell’otto ottobre l’imprenditore Mario Bozzoli è scomparso nel nulla.

Il consulente nominato dalla Procura, colei che nel caso Yara stabilì che Massimo Bossetti era Ignoto 1,  anche in questa ennesima giornata di indagini all’interno dell’azienda Bozzoli srl ha lavorato nel magazzino che contiene le scorie di fonderia. Il materiale che i forni eliminano e destinato alla macerazione e successivamente allo smaltimento. Queste due ultime fasi sono state bloccate proprio per capire se nel materiale di scarto ci siano tracce di Bozzoli.

Si cercano due impianti dentali che il figlio odontoiatra dell’imprenditore scomparso ha indicato che il padre aveva. Impianti in titanio, materiale che fonde sopra i 1300 gradi e quindi a temperature ben superiori agli 800 che raggiungono i forni presenti nell’azienda e che, seppur ridotti al minimo, continuano ad essere accesi. 

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