Manuela, l’aperitivo con i colleghi il giorno prima di sparire
Manuela Bailo, 35 anni di Nave, è svanita ufficialmente nel nulla lunedì sera, quando il suo telefono cellulare ha smesso di suonare. Per cercare nuovi elementi l’inchiesta del sostituto procuratore Carlo Francesco Milanesi si concentra su più fronti.
Si vuole identificare, attraverso le celle telefoniche, le zone da cui sono stati mandati gli sms sabato sera, domenica e lunedì fino a poco prima delle 22. In questo modo gli inquirenti potrebbero inviduare una possibile zona dove cercare anche l’auto di Manuela, che non si trova.
Ma l’inchiesta punta anche a fare piena luce sui luoghi in cui la donna, che tra una settimana dovrebbe partire per una vacanza prenotata, è stata tra venerdì sera e sabato sera, quando la 35enne sicuramente è rimasta nel Bresciano.
Venerdì sera avrebbe preso un aperitivo con alcuni colleghi e avrebbe incrociato anche l’uomo sposato con il quale ha avuto (o ha?) una relazione. Nella denuncia di scomparsa la famiglia Bailo parla di «una grande infatuazione» ma chi conosce Manuela sa che c’era di più. «Stiamo lavorando, stiamo vedendo tutto quello può essere utile» si limitano a dire fonti investigative. Da capire dove la bresciana, dipendente del Caf Uil, ha passato le notti dopo che ha detto che non sarebbe tornata a casa per trascorrere il week end al lago, dove però non è arrivata.
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