Manuela, il suo assassino e la lite in casa finita nel video

Un dialogo. Meglio una discussione. Nella casa di Nave che Manuela Bailo condivideva con l'ex fidanzato Matteo Sandri. E che proprio le telecamere di videosorveglianza installate all'interno dell'abitazione dal giovane hanno immortalato.
Le fotografie estrapolate da quel video non restituiscono tenore e contenuto della conversazione. Ma le riprese integrali, ora tra gli atti di indagine, rischiano di pesare sul conto di Fabrizio Pasini, l'ex sindacalista reo confesso dell'omicidio della 35enne.
I due avrebbero avuto a che dire in particolare per le promesse mancate di Pasini, che alla ragazza aveva a più riprese assicurato di aver intenzione di lasciare la moglie. E le pressioni di Manuela potrebbero essere divenute la scintilla che ha innescato - per l'accusa - gli intenti omicidi di Pasini.
Proprio ieri, del resto, un nuovo sopralluogo è stato effettuato nell'altra casa legata al delitto: quella di Ospitaletto in cui la vita della 35enne si è conclusa nel modo più brutale.
Il servizio completo sull'edizione del Giornale di Brescia in edicola oggi, martedì 18 settembre, scaricabile anche da qui
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