Maniva, nuovo progetto in pista

Un documento illustra gli interventi di rilancio del comprensorio sciistico tra turismo e sicurezza
Impianti. Diverse le modifiche previste ai progetti precedenti
Impianti. Diverse le modifiche previste ai progetti precedenti
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Il rilancio del comprensorio sciistico del Monte Maniva tiene banco ormai da anni: l’obiettivo continua a essere quello di proporre un sistema turistico integrato e sostenibile, in grado di offrire al turista servizi di qualità sia d’estate che d’inverno.

Le strade da percorrere per raggiungere questo obiettivo, che prevede una compartecipazione tra pubblico e privato e punta sulla destagionalizzazione, sono però cambiate nel tempo. A dimostrarlo un recentissimo documento che contiene l’analisi preliminare (funzionale alla elaborazione della Valutazione ambientale strategica) delle azioni da mettere in campo per centrare l’obiettivo del rilancio.

Già dal 2011 esiste in questo senso uno specifico accordo di programma sottoscritto da Regione, Provincia, Comunità della Valsabbia e della Valtrompia e dai comuni di Collio e di Bagolino con l’adesione di Maniva Ski. Il procedimento nel frattempo ha subito «sospensioni forzate e prolungate - recita il documento - che hanno portato più volte alla revisione del piano in ragione di interventi nel frattempo realizzati o non più strategici». Ad oggi le nuove azioni previste per il rilancio consistono anzitutto nella rimozione della seggiovia Barard, nel riposizionamento della Persech e nella realizzazione di nuove piste da sci.

Rimane la necessità di sostituire la sciovia Zocchi con un nuovo impianto, così come di realizzare la nuova seggiovia Bonardi e di un parcheggio. Permane anche l’esigenza di costruire un nuovo centro turistico, residenziale e sportivo in zona Bonardi, mentre nell’area dello Chalet Maniva si pensa a un nuovo complesso turistico, residenziale e commerciale. In entrambi i casi le volumetrie prese in considerazione nel 2013 sono però state ridotte. L’occhio rimane vigile anche sulla messa in sicurezza della strada comunale che collega Bagolino al Passo Maniva, così come sulla produzione di energia rinnovabile, che nei piani dovrebbe arrivare dall’installazione di quattro nuove pale eoliche.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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