Lumezzane: la crisi chiude i ristoranti storici

La crisi si fa sentire nel settore della ristorazione: giù la saracinesca al «Saraceno», mentre «Interno 7» punta su una nuova gestione.
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Si chiude. Il ristorante pizzeria «Al Saraceno», dopo 35 anni d'attività, ha chiuso in quel di Pieve. A Sant'Apollonio, il quasi altrettanto annoso locale «Interno 7» cede l'attività, intenzione sancita da un vistoso cartello «vendesi-affittasi».

Tempo fa avevamo fatto cenno a quella che si configurava come «guerra delle pizzerie», ben ventuno tra asporto e non: ora sono diciannove. C'è però un distinguo: «Al Saraceno» chiude per il mancato accordo con la proprietà circa il rinnovo dei locali che, secondo i gestori, dopo 35 anni, avrebbero necessità d'una profonda ristrutturazione. Il ristorante era gestito dai sei fratelli Amato, originari di Ravello. Tra i primissimi a salire la valle per proporre la loro ristorazione... campana, pizza-pesce. Il sestetto, affiatato e agguerrito, ha dato vita a un secondo ristorante-pizzeria a S. Sebastiano, il «Sampei», molto frequentato, ma certamente il Saraceno aveva assunto alcunché di storico.
I fratelli Amato, fra l'altro, sono appassionati tifosi della squadra di calcio rossoblù e il loro locale ha sempre visto presenti giocatori, allenatori e dirigenti del Lume.

Ora la resa forzata: due dei sei fratelli hanno «ripiegato» su una pizzeria d'asporto aperta in piazzetta a Piatucco, gli altri quattro si sono concentrati al «Sampei». «Abbiamo molte proposte in ballo - confessa uno degli Amato - sempre nel campo della ristorazione, le stiamo vagliando». C'è libero il locale nuovo di piazza Roma, in zona appetibile, lascio cadere: «Quello? La zona è buona, ma il locale andrebbe bene per certe... onoranze...».

Altro discorso per l'Interno 7: era nato negli Anni Ottanta come discoteca e punto d'intrattenimento molto frequentato. In quegli anni sono passati cantanti e cabarettisti poi baciati da pieno successo. In seguito è stato trasformato in pizzeria, infine anche in ristorante, vivendo fasi alterne. Ora l'ammaina bandiera degli attuali proprietari. La zona è appetibile, sulla trafficata strada per la Valsabbia e forse qualcuno potrebbe raccogliere il testimone e continuare. Tanto per registrare: anche «La perla del monte», in località Rava è stato chiuso.

Vicende alterne per il ristorante «Vaticano», sempre sulla strada per la Valsabbia, in località dominante, chiuso e ora, proprio in questi giorni, in riapertura con nuova gestione. Si tratta di uno dei due (due soli!) ristoranti senza annessa pizzeria, di tutta la valle, l'altro è il «Cascina Costa», cucina accurata. Per la verità c'è anche il ristorante sul monte Poffe, ma fuori mano rispetto all'abitato. Colpa della crisi? Anche, per quanto siano sempre le persone a fare le aziende e mai il contrario.
Egidio Bonomi

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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