Lumezzane, addio a Damiano Scaroni

Morto l’ex sindaco che guidò il Comune dal 1980 al ’93, fu anche consigliere provinciale e regionale
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Nel sole d’estate era nato (l’8 agosto), nel sole estivo ha chiuso i suoi lunghi giorni alla soglia degli 83 anni. Damiano Scaroni, il sindaco di Lumezzane per eccellenza, se n’è andato giovedì, vinto dal malessere che gli è stato spinoso compagno negli ultimi anni, eppure, come mi diceva con voce di filigrana nell’ultima visita, la sua intensa vita è stata un lampo di finestrino.

Un’esistenza elettrizzata da tre passioni: la politica, la musica, la caccia. Certo, la famiglia con i sei figli, i nove nipoti, i fratelli, le aziende, i momenti floridi, quelli sgonfi. Lui rocciosamente presente a compitare il non sempre sgranabile alfabeto della vita, legato com’era all’obbligo d’esserci, senza mezze fedi e false bandiere. Democratico e cristiano con l’ambizione del servire, in tempi d’inesistenti prebende, di nodi da sciogliere in cambio dell’effimera, scomoda poltrona di primo cittadino.

Quello con la politica è stato un legame fortissimo: 35 anni consecutivi in Consiglio comunale, prima come capogruppo della virtuosa Democrazia Cristiana dell’italica periferia, poi sindaco per 13 anni (1980-1993); in precedenza per dieci anni consigliere provinciale (1960-’70) altrettanti di consigliere regionale (1970-’80) di cui due in qualità d’assessore all’Industria e al commercio.

Il funerale sarà celebrato domenica alle 15.30 nella parrocchiale di Lumezzane.

Leggi il ricordo integrale dell'ex sindaco a firma di Egidio Bonomi sul Giornale di Brescia

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