Lotta partigiana e speranza: gli scout di Gardone festeggiano il secolo

Un anno intero di eventi per celebrare un gruppo dei record, strettamente legato alla Resistenza
Il gruppo scout di Gardone - © www.giornaledibrescia.it
Il gruppo scout di Gardone - © www.giornaledibrescia.it
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Gli scout di Gardone soffiano su cento candeline e celebrano la ricorrenza con una festa lunga un anno.

La fondazione del gruppo risale all’ottobre del 1923, quando l’allora curato di Gardone, don Giovanni Giuberti, con l’appoggio di alcuni giovani, inizia l’attività dando vita all’Associazione scautistica cattolica italiana (Asci).

La storia

Il gruppo, allora composto da un’ottantina di ragazzi suddivisi tra il branco San Marco e il reparto San Giorgio, venne riconosciuto formalmente dal commissariato centrale di Roma nel luglio del 1924. Con l’avvento del Fascismo giunsero anche tempi duri per gli scout che, nel 1926, vedono la loro sede andare a fuoco. Non certo per caso. E pochi giorni dopo il Prefetto di Brescia ordina lo scioglimento del gruppo Esploratori di Gardone, il primo gruppo scout a essere sciolto in Italia.

Nonostante la chiusura i ragazzi continuano le attività di nascosto, per rinascere ufficialmente nel maggio del 1945. Organizzato un campo provinciale in località Caregno, subito dopo la fine della guerra il gruppo è composto da un branco e due reparti. Le attività proseguono fino al 1950, anno in cui si scioglie il gruppo, poi riformato nel 1964 per opera di don Tommaso Melotti e di Mario Bondio. Nell’aprile del 1980 cinque ex scout degli anni ’60 ricostituiscono il gruppo che, nel frattempo, era tornato a sciogliersi; poi, nel 1981, nasce il branco dei lupetti seguito, nel 1982, dal reparto.

Una foto d'epoca del gruppo Esploratori di Gardone - © www.giornaledibrescia.it
Una foto d'epoca del gruppo Esploratori di Gardone - © www.giornaledibrescia.it

Il presente

Il gruppo oggi ha un branco, un reparto, un noviziato e un clan. Il fazzolettone è rosso bordato di verde: il rosso è il simbolo della lotta partigiana e il verde della speranza e delle montagne locali. I festeggiamenti per i cent’anni sono partiti all’inizio del mese con una cerimonia ufficiale con gli ex iscritti e proseguiranno con un ciclo di incontri in partenza domani con l’appuntamento in programma all’oratorio, alle 20.45, dal titolo «Non ci sono più i gnari di una volta. Purtroppo o per fortuna» con Niccolò Calabrini.

Il 14 aprile seguirà «Serve servire? Fiducia e corresponsabilità» con Davide Brasca, don Fabio Corazzina ed Edo Martinelli. Terzo ed ultimo incontro, il 12 maggio, «Si sta vicini per fare miracoli. Praticare la comunità» con don Serafino Corti e don Giovanni Marmorini. Il 10 e 11 giugno è poi prevista un’uscita aperta a tutti gli ex scout ed alle loro famiglie. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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