Le minacce al creditore costano 15mila euro a Giacomo Bozzoli
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Quindicimila euro per risarcire le sue vittime ed evitare una condanna. È questo il prezzo che Giacomo Bozzoli, il trentenne accusato insieme al fratello Alex e a due operai della sua fonderia di Marcheno dell’omicidio e la distruzione del cadavere dello zio Mario, ha pagato per evitare la conferma della condanna a 5 mesi per le minacce pronunciate sei anni fa all’indirizzo di un creditore e dei suoi famigliari.
La Corte d’appello ha ritenuto la cifra offerta alle persone offese congrua ai fini della riparazione del danno e pronunciato il non luogo a procedere. In primo grado, stesse accuse, furono contestate anche ad Adelio Bozzoli, papà di Giacomo e fratello dell’imprenditore scomparso l’8 ottobre di quattro anni fa. Bozzoli padre fu prosciolto in primo grado.
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