Lascia il posto fisso per diventare videomaker: l'avventura di Matteo Cinelli
Una carriera iniziata come sfida personale, lasciando la sicurezza di uno stipendio fisso per seguire una passione. Che ora è diventata un lavoro a tempo pieno. Matteo Cinelli ha iniziato ad appassionarsi al mondo dei video durante la pandemia, guardando tutorial su Youtube o discutendone con esperti sui social. Oggi fare il videomaker è diventata la sua attività principale, con collaborazioni con marchi come Ducati, Ferrari, Maserati.
Tutto è iniziato qualche anno fa, quando Cinelli, di Gardone Valtrompia e all’epoca 24enne, ha deciso di cambiare vita. Dopo tre anni di scuola edile e vari lavori (muratore, impiegato stagionale sul Garda, magazziniere) Matteo si è trovato in un periodo di crisi. «Non sapevo se lasciare il posto in fabbrica, andare all’estero o seguire le mie passioni». Poi, il Covid e la scoperta del videomaking. «Ho iniziato ad appassionarmi sempre di più - ha raccontato - e ho deciso di lasciare il lavoro e lanciarmi in questa avventura. È stata senza dubbio la scelta più difficile della mia vita, ma ho sempre pensato che per raggiungere i propri obiettivi sia necessaria una sana dose di rischio».
Da qui ha preso quindi il via la sua attività da freelance. «I primi mesi sono stati particolarmente complessi - ha ammesso -: non avevo ancora contatti e dovevo farmi un nome. Mi sono costruito tutto da solo e passo dopo passo: cercavo i lavori, contattavo persone e attività e mi promuovevo sui social». Un lavoro che è stato ripagato, quando Cinelli ha ricevuto le prime chiamate da attività locali, società sportive e brand importanti. «Non ho ancora ben capito quale sia il settore che mi piace di più - ha raccontato - perciò per ora spazio su tante cose».
Sul suo curriculum e sul suo profilo Instagram quindi si passa da matrimoni (uno dei quali, a febbraio, l’ha portato alle Bahamas) a collaborazioni con attività della zona, consorzi (quello della Valtenesi, che ha poi portato il suo video al Vinitaly) e agenzie che seguono brand di motori come Ferrari, Lamborghini e Maserati. Il tutto, viaggiando senza sosta. «Alcuni miei lavori mi hanno portato in Svezia, in Spagna e negli Stati Uniti. È una delle cose che amo di più di quello che faccio: spostandomi conosco gente, culture e situazioni nuove, e trovo che questo mi consenta di crescere in tantissimi ambiti diversi».
Matteo collabora anche con altri giovani bresciani: fotografi o creatori di siti web, in modo da fornire un servizio a 360 gradi a livello di supporti multimediali ai suoi clienti. Com’è lavorare da freelance? Cinelli offre una analisi piuttosto oggettiva sul tema. «Offre vantaggi e svantaggi: da una parte posso gestire il mio tempo come meglio credo, ho una professione molto creativa e mai monotona. Dall’altro devo essere abbastanza disciplinato da sapere come gestire il mio riposo e i miei momenti di lavoro ed essere consapevole che non avendo un’entrata fissa devo stare attento alle spese».
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