Ladri in azione? Ronde «armate» di smartphone

Proposta su Facebook dopo un furto subìto Retali chiama il cittadino per un incontro in Comune
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Dal tam-tam sui social ai tavoli istituzionali, il passo a Concesio è stato breve. Il tema è quello della sicurezza urbana, tanto caro ai cittadini, che da tempo ormai utilizzano i social media per scambiarsi, in tempo reale, informazioni su furti subìti e avvistamenti di persone sospette che si aggirano nei quartieri.

Su «Concesio tutto notizie», pagina Facebook creata per condividere iniziative e opinioni e presto diventata virale tra gli abitanti del paese, controllo del territorio e contrasto alla microcriminalità sono temi all’ordine del giorno, oggetto di ampie discussioni che prendono spunto, spesso, dai racconti di membri del gruppo le cui case sono state "visitate" dai ladri.

L’ultima spaccata, in ordine di tempo, è quella avvenuta nell’abitazione di Daniels Armanti, che ha sfogato il suo dispiacere sul social network e lanciato una proposta: «Effettuare delle ronde armati solo dei telefonini per scoraggiare i delinquenti nel loro intento e segnalarli subito alle forze dell’ordine. In questi giorni raccoglierò le adesioni per portare a conoscenza del sindaco questa iniziativa che spero abbia successo per dare un po’ di tranquillità al nostro paese». 

La risposta di Stefano Retali, primo cittadino di Concesio, non si è fatta attendere. Ha commentato il post di Armanti esprimendo «piena solidarietà» per il furto subito e assicurando che «la collaborazione dei cittadini è fondamentale». «Le forze dell’ordine ne hanno bisogno», ha scritto Retali, e la legge italiana prevede questo tipo di contributi operativi (legge 94/2009 art. 3) attraverso le associazioni volontarie di osservatori. Lo scambio di battute è stato anche l’occasione per fissare un incontro in Comune, che si è svolto lunedì pomeriggio alla presenza dei comandanti Francesco Balducci e Giambattista Bosio, rispettivamente della locale stazione dei Carabinieri e della polizia locale di Concesio.

Obiettivo dei cittadini è coinvolgere gli abitanti dei comuni limitrofi, che «hanno gli stessi problemi. So che a Gussago stanno facendo una cosa simile - aggiunge Armanti - e ho intenzione di incontrare queste persone per studiare il modo migliore di muoversi». 

«Ho voluto che all’incontro ci fossero anche le Forze dell’ordine - afferma Retali - perché spiegassero quel è la situazione nel nostro paese. Non ci sono patologie, ma qualche episodio. Sappiamo però che l’allarme sociale c’è e la preoccupazione è alta. Le ronde però - conclude Retali - sono inefficaci e anche difficili da creare, perché la legge Maroni del 94 è molto stringente. Importante è organizzare incontri, fare rete e accrescere il senso di comunità. È una sfida stimolante». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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