Ladri di metallo: sul curvone sparisce la rete di protezione

La protezione non esiste più: ora si teme che un veicolo possa finire sulle case sottostanti
Via Valsabbia. La rete divelta
Via Valsabbia. La rete divelta
AA

Ladri di rete metallica? A quanto pare sì, in aggiunta allo sconfortante ritorno dei ladri di biciclette. Accade a Lume, sulla strada per la Valsabbia, all’altezza del Bar Luda dove la via disegna un paio di curva in rapida successione. Qui il marciapiede, rispetto alla ripa sottostante e alla boscaglia, è (era) protetto da un muretto sormontato da rete metallica verde. Ebbene, in due punti d’una cinquantina di metri ciascuno, i paletti di sostegno in ferro sono piegati fino a terra e la rete è sparita. Il che, inequivocabilmente, significa che qualcuno l’ha portata via e non pare proprio per pia opera volontaria.

La rete recintava un tratto collinare piuttosto ripido al fondo del quale era stata costruita la strada d’accesso a servire il cantiere delle case in costruzione in Località Cop, case che oggi ospitano 75 famiglie. Poi la strada era franata per cui veniva chiusa con un cancello e delimitata in alto dalla recinzione a rete.

La protezione non esiste più e per i molti che frequentano i marciapiedi della Via Valsabbia, basta un inciampo o anche (visto che si tratta in gran parte di pensionati) un mancamento per finire rotoloni lungo la scarpata o tra i rovi spinosi. Di più, sulla curva a ridosso di quella che è chiamata «La casetta in Canadà», di quando in quando, accade che automobilisti in vena di gran premio escano di strada, finora senza gravi conseguenze perché la rete e la vegetazione hanno fatto barriera. Ora la rete è sparita. Senza dimenticare che una cinquantina di metri più oltre una semplice ringhiera ed un guard-rail miserello proteggono dal precipizio sottostante dove sono state costruire le già citate case in cooperativa. Uscisse di strada un veicolo, specialmente se pesante, finirebbe sui tetti delle abitazioni.

Previdenza imporrebbe che quel centinaio di metri di ringhiera e successivo guard-rail andassero sostituiti con una protezione adeguata. Il tutto complicato dal fatto che, fin dove arriva la ringhiera la strada è comunale, dove il guad-rail, è provinciale.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato