La rsa di Bovegno rinasce: nuovo cda e nuovo personale

Svolta dopo il fuggi fuggi di agosto. Il presidente: «Nome da riabilitare»
La rsa San Giovanni di Bovegno - © www.giornaledibrescia.it
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Dopo aver affrontato l’incubo del commissariamento e, addirittura, di una possibile chiusura in seguito alla dimissione del cda e al fuggi fuggi degli infermieri sul finire dell’agosto scorso, la Rsa San Giovanni di Bovegno torna in pista con un rinnovato consiglio di amministrazione e nuovo personale sanitario.

La rinascita sarà guidata da Pierfranco Tanghetti, scelto dal sindaco Manolo Rossini come nuovo presidente della fondazione. Eletto suo vice Gianpietro Gatta insieme ai consiglieri di maggioranza Maria Elena Omodei, Doriano Poli e Gloria Tanghetti. Tra i consiglieri di minoranza Patrizia Rossa e il dottor Adolfo Remedio, che sotto la passata presidenza avevano denunciato, con la costituzione di un comitato composto dai parenti degli ospiti della Rsa, il malcontento nella gestione della casa di riposo. Sempre tra le file della minoranza farà il suo ingresso a breve Gianni Bassi, dopo una modifica dello statuto che porterà a otto i membri del cda.

«Quando ci siamo insediati abbiamo trovato una situazione non semplice - racconta Tanghetti -. L’obiettivo è riabilitare il nome della rsa: abbiamo già rinnovato il personale medico e incontrato le cooperative, poi rivedremo alcuni contratti già firmati ma con costi troppo elevati. Il mio sogno è riuscire a fare in modo che chi lavora qui sia dipendente della fondazione e non individuato tramite cooperativa». Tra i passi già compiuti dal nuovo cda ci sono l’aver riportato la lavanderia all’interno della struttura e il cambio del menù servito agli ospiti. Emanuele Carbonelli è il nuovo direttore generale.

Rimarranno al loro posto le impiegate amministrative Patrizia Lazzari e Mara Ferlinghetti. Samir Mohiddin, prima medico di struttura, è ora diventato responsabile sanitario ed è affiancato da due nomi conosciutissimi in Valle: il dottor Piero Paterlini di Collio e Fabrizio Tanghetti, per anni medico di base di Gardone.

«Durante la prima riunione fatta in struttura ho visto il sorriso e tornare sul volto dei dipendenti - osserva Adolfo Remedio, già direttore sanitario della rsa nel ’93 -. Adesso stiamo cercando di risolvere la carenza di infermieri ma, anche grazie all’impegno di Patrizia Rossa, siamo sulla buona strada». Soddisfatto anche il sindaco Rossini: «Scongiurato il rischio di una possibile chiusura».

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