La nuova patente ostaggio in posta: recapitata dopo oltre 5 mesi

Colpa del lockdown e di indirizzi trascritti male. Caccia al tesoro a lieto fine anche grazie anche a una lettera al GdB
Tutto è iniziato a marzo con il mancato recapito di una raccomandata
Tutto è iniziato a marzo con il mancato recapito di una raccomandata
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Cinque mesi e mezzo per ritirare la nuova patente custodita in Posta. E il lockdown causa Covid è stato solo il punto di partenza. Un paradosso risolto grazie al GdB e alla «caccia al tesoro» che ha mobilitato gli stessi operatori di Poste Italiane.

La storia ha inizio lo scorso 13 marzo, quando il portalettere non riesce a consegnare la raccomandata e avvisa che il documento è disponibile all’ufficio postale di riferimento, che però è chiuso. Gli addetti non riescono ad avvisare la destinataria perché mail e telefono sono trascritti in modo errato. Solo martedi scorso primo settembre - ovvero cinque mesi e mezzo dopo - arriva il lieto fine all’ufficio postale di Villa Carcina, dove la signora Emma ha avuto la sua patente nuova ed è tornata a guidare senza il timore di essere multata.

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