La bresciana suor Dinarosa Belleri delle Poverelle è venerabile

La decisione di papa Francesco ufficializzata ieri con il cardinale Marcello Semeraro
Martire della carità: suor Dinarosa era nata a Villa Carcina nel 1936
Martire della carità: suor Dinarosa era nata a Villa Carcina nel 1936
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Sempre sorridente, di un’allegria contagiosa. Era donna di poche parole che preferiva la concretezza del fare alle chiacchiere. Con la sua vita ha incarnato giorno dopo giorno quella Chiesa che si fa ospedale da campo ed accoglie gli ultimi del mondo. Suor Dinarosa Belleri, dell’ordine delle Poverelle, aveva scelto di dar corpo alla sua vocazione come missionaria, in Congo. E proprio in terra africana lei, e cinque sue consorelle, morirono nel 1995 colpite dal virus dell’ebola mentre curavano i malati.

Ora quella donna è venerabile: papa Francesco ha ricevuto in udienza il cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ed ha autorizzato la Congregazione a promulgare il decreto riguardante la Causa di canonizzazione delle religiosa originaria di Cailina di Villa Carcina. Proprio a Cailina le suore Poverelle avevano aperto la loro casa nel 1912.

 

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