L’orto-giardino di Villa Carcina come strumento di integrazione

Allo Spazio comunità di via Scaluggia attivo un laboratorio intergenerazionale
Ospiti della struttura si misurano nei lavori di giardinaggio - © www.giornaledibrescia.it
Ospiti della struttura si misurano nei lavori di giardinaggio - © www.giornaledibrescia.it
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Con le mani sporche di terra le generazioni dialogano tra loro e si scambiano conoscenze reciproche. Ciò che accade all’orto-giardino in fase di realizzazione allo Spazio comunità di via Scaluggia, dove la cooperativa La Vela, il Comune di Villa Carcina e la cooperativa La Rete tramite il progetto «Agromania» hanno da poco dato avvio ad un laboratorio intergenerazionale che vede adolescenti e anziani collaborare per coltivare un appezzamento nei pomeriggi di lunedì, mercoledì e venerdì. 

«L’orto-giardino è nato dal proposito di incrociare il progetto degli orti sociali Agromania, che abbiamo in essere da alcuni anni lungo il Mella con la cooperativa La Rete - spiega il sindaco Moris Cadei -, con una nuova iniziativa nei nuovi spazi a disposizione in via Scaluggia gestiti dalla Vela».

I provetti contadini provengono in parte dal sistema Sad (servizio di assistenza domiciliare) e sono utenti con un discreto grado di autonomia seguiti dalla Vela a domicilio e in parte dal progetto «Stradamente», gestito sempre dalla Vela in favore dei giovani. Poi ci sono gli anziani, che hanno messo a disposizione le proprie conoscenze approfondite per tutto quel che riguarda la semina di un orto.

La vasta area in fase di allestimento a Villa Carcina - © www.giornaledibrescia.it
La vasta area in fase di allestimento a Villa Carcina - © www.giornaledibrescia.it

La possibilità di replicare «Agromania» si è presentata nel momento in cui l’assessorato ai Servizi sociali guidato da Stefano Mino ha dato vita, nell’ex casa delle suore di Cailina, ad un luogo, lo Spazio di comunità, dove le persone potessero tornare a socializzare dopo la pesante distanza sociale imposta dalla pandemia. «L’esterno dell’edificio è notevole ed è stato suddiviso in base ai servizi che hanno trovato sede nell’ex casa delle suore - afferma il primo cittadino -. Al piano interrato c’è la scuola Liberamente, mentre a quello rialzato c’è l’asilo nido Casa delle fate e lo Spazio di comunità occupa il salone principale della struttura».

Il dialogo tra generazioni, qui, si concretizza non solo tramite l’orto-giardino, bensì anche in momenti di aggregazione che vedono gli anziani giocare insieme ai bambini. All’inizio di ogni mese il Comune pubblica la locandina delle attività in programma: molte sono fisse, come i giochi di memoria, le conversazioni in lingua inglese per i ragazzi delle superiori e, ora, anche il laboratorio di coltivazione. 

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