Itis e Edm guardano lontano con smartglasses
Ricerca e sviluppo di un software da utilizzare su piattaforme come tablet, smartphone ed in particolare sugli «smartglasses», occhiali a realtà aumentata che consentono di visualizzare documenti e dati di qualsiasi tipo e genere. È stato quest’ultimo filone di ricerca ad occupare per un anno dodici stagisti dell’indirizzo informatico dell’Itis di Gardone grazie alla collaborazione fra la scuola e la ditta Edm di Roberto Marra, con sede a Sarezzo da oltre trent’anni, specializzata nell’informatica per aziende manifatturiere.
Il progetto presentato ufficialmente lo scorso anno «ha visto impegnati attivamente gli stagisti» ha detto Marra. Gli stessi studenti nell’illustrare l’attività svolta hanno posto l’accento sull’utilità degli smartglasses che consentono di avere prontamente a disposizione documenti ed informazioni, di spostarsi liberamente negli spazi ed operare a mani libere.
Le possibilità di applicazione di questi dispositivi sono molteplici ed adattabili alle esigenze dei diversi ambiti lavorativi. Ogni operatore, inoltre, in base alle proprie necessità può visualizzare all’interno degli occhiali documenti come disegni, documentazioni tecniche, cicli di controllo, schede di attrezzaggio, oppure identificare merci ed unità di carico.
All’Itis è stato presentato un buon esempio di alternanza scuola lavoro che nella scuola viene proposta ormai da anni. Molte infatti sono le ditte che hanno trovato nell’istituto tecnico risposte concrete rispetto ad una nuova visione di formazione, che nasce dal superamento della separazione tra momento didattico e applicativo e si basa sull’idea che educazione formale, informale e l’esperienza di lavoro possano combinarsi in un unico progetto formativo. Per il dirigente Stefano Retali questa è una opportunità importante.
Lo stage con Edm è solo uno dei risultati conseguiti dalla scuola gardonese anche grazie al professor Roberto Pollione che è riuscito a creare una rete di rapporti con aziende attive nella progettazione condivisa con gli studenti.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato