Inchiesta Bozzoli, la scadenza nel giorno del compleanno di Mario
Assolti per quel fucile sotto il letto. Non hanno commesso alcun reato Adelio Bozzoli e il figlio Giacomo, finiti a processo per violazione della legge in materia di detenzione delle armi.
Colpa di un fucile trovato nella casa di famiglia a Soiano del Lago nel pieno delle indagini sulla scomparsa di Mario Bozzoli, l’imprenditore di Marcheno svanito nel nulla l’otto ottobre 2015. Il pm aveva chiesto per Giacomo la condanna a otto mesi e dieci giorni perché l’arma, regolarmente denunciata, non era custodita correttamente. Il tribunale li ha assolti entrambi.
Una sentenza che arriva un giorno prima della scadenza dei termini dell’inchiesta principale, quella per omicidio volontario di Mario Bozzoli, per la quale erano stati iscritti nel registro degli indagati lo stesso Giacomo Bozzoli, il fratello Alex, gli operai Oscar Maggi e Aboagye Akwasi, Abu per tutti.
I termini dell’inchiesta, scadono senza una soluzione del caso, nel giorno del compleanno di Mario Bozzoli, nato a Lodrino proprio il 13 gennaio 1965.
«Siamo innocenti» hanno detto Alex e Giacomo interrogati in Procura nelle scorse settimane. «Credo ai miei figli» la tesi espressa davanti ai magistrati da Adelio.
E dopo due anni l’inchiesta sul giallo di Marcheno, va in archivio. «Ma continueremo a lavorare» assicurano gli inquirenti. Serviranno però elementi nuovi per riaprire l’indagine.
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