Incendio a Concesio, gli esiti sugli inquinanti tra una settimana
Servirà una settimana per capire l’entità dell’impatto ambientale dell’incendio che ieri ha distrutto la Ffp, l’azienda nella frazione Campagnole di Concesio che si occupa di produzione e fornitura di impianti e condotte in materiale plastico.
A dirlo sono i tecnici di Arpa, che questo pomeriggio hanno prelevato il filtro del campionatore installato ieri nel giardino della biblioteca di Concesio per il monitoraggio della qualità dell’aria. Entro una settimana sapremo con precisione quanti microinquinanti sono finiti nell’atmosfera e se ci sono rischi per la salute degli abitanti della zona. Sotto osservazione ci sono anche le acque e le schiume utilizzate dai Vigili del fuoco per spegnere le fiamme, che ieri sono state domate solo dopo numerose ore di lavoro. Il timore era che potessero finire nel fiume Mella, poco distante dal luogo dell’incendio. Si è potuto accertare però che le condutture di scolo portano al depuratore di Verziano, gestito dalla utility Asvt. L’azienda servizi Valtrompia è stata avvisata di monitorare i reflui in arrivo al depuratore e questa operazione dovrebbe prevenire ulteriori danni all’ambiente.
L’aggravante nasce dal fatto che a causa della plastica che bruciando sprigiona diossine (che sono tossiche) ieri sono esplose varie bombole di gas presenti all’interno dell’azienda. «Il pericolo diossine è concreto vista la forte presenza di plastica che è bruciata» ha detto Fabio Cambielli, direttore di Arpa Brescia.
Non ci sono stati feriti, ma la situazione ambientale è molto complessa, come ha ammesso il sindaco di Concesio Agostino Damiolini, che ieri ha chiesto ai residenti di rimanere il meno possibile all’aperto e di tenere porte e finestre chiuse.
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