Incendi boschivi in Valtrompia: roghi spenti, si teme il vento

Sotto osservazione da parte dei volontari dell'antincendio boschivo l'ampio fronte dei roghi bonificati: le braci potrebbero creare guai
  • Incendi boschivi, Valtrompia sorvegliata speciale
    Incendi boschivi, Valtrompia sorvegliata speciale
  • Incendi boschivi, Valtrompia sorvegliata speciale
    Incendi boschivi, Valtrompia sorvegliata speciale
  • Incendi boschivi, Valtrompia sorvegliata speciale
    Incendi boschivi, Valtrompia sorvegliata speciale
  • Incendi boschivi, Valtrompia sorvegliata speciale
    Incendi boschivi, Valtrompia sorvegliata speciale
  • Incendi boschivi, Valtrompia sorvegliata speciale
    Incendi boschivi, Valtrompia sorvegliata speciale
  • Incendi boschivi, Valtrompia sorvegliata speciale
    Incendi boschivi, Valtrompia sorvegliata speciale
  • Incendi boschivi, Valtrompia sorvegliata speciale
    Incendi boschivi, Valtrompia sorvegliata speciale
  • Incendi boschivi, Valtrompia sorvegliata speciale
    Incendi boschivi, Valtrompia sorvegliata speciale
AA

Valle di Serramando, malga Casantighe, Pian delle Baste, Val Gradello: sono queste le zone dei monti di Collio in Valtrompia dove le fiamme hanno imperversato da venerdi scorso.

Ma ieri i volontari di Protezione civile e dell'antincendio boschivo hanno proceduto alle ultime bonifiche, e nella giornata odierna l'ampio fronte è sotto osservazione, soprattutto nelle zone boschive dove, sotto la coltre di aghi di pino e con diverse piante schiantate a terra, le braci potrebbero ancora riposare e riprendere, anche a causa del forte vento che sta sferzando i clivi dei monti dell'Alta Valtrompia.

Negli scorsi giorni sono state impegnate fino a 11 squadre provenienti da tutta la valle: «Da parte nostra un grande ringraziamento va a tutti i volontari - ha detto Aurelio Lazzari, presidente della Protezione Civile di Collio -. Ora speriamo che il vento e il meteo ci dia tregua. I volontari saranno sempre pronto a intervenire ancora».

I ripetuti episodi hanno visto operare congiuntamente volontari delle unità locali, Vigili del Fuoco e mezzi aerei attivati dal Centro Operativo Regionale dell'antincendio boschivo di Curno, inviati tanto dalla Regione che dal Corpo nazionale dei Vvf (Canadair compresi).

Sui luoghi interessati dai roghi continuano le indagini dei Carabinieri Forestali di Marcheno: conclamata l'origine dolosa delle fiamme. La pista che starebbero battendo è proprio quella della ritorsione nei confornti dell'allevatore bergamasco al quale i pascoli bruciati sono stati assegnati per 15 anni.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato