In Valtrompia lo sport aiuta Paolo a guardare al futuro
«Non riuscirà più a muoversi e nemmeno a riconoscervi»: così i medici nel 2014 distrussero le speranze della famiglia di Paolo Soregaroli, vittima di un terribile incidente mentre praticava downhill, una delle specialità della mountain bike, in Austria. Le sue condizioni, però, sono nettamente migliorate.
Il merito, oltre che alla sua voglia di essere indipendente, «è della mia famiglia, di mia moglie e di mio figlio, e dei miei amici, che non mi hanno abbandonato e, anzi, si sono fatti in quattro per sostenermi moralmente ed economicamente», racconta Paolo.
Come? Donando a Paolo, che ora abita a Nave, il ricavato di un torneo sportivo. Così hanno fatto anche quest'anno e lui ha acquisitato un propulsore elettrico che, applicato alla carrozzina, gli consentirà di muoversi in parziale autonomia.
Tutti i dettagli della storia sul Giornale di Brescia in edicola oggi, domenica 3 giugno, e scaricabile anche da qui.
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