In primavera sboccerà anche la Rebecco Farm a Pezzaze

L’edificio ospiterà un agriturismo e un centro dedicato alla cultura rurale
Nei giorni scorsi sono stati rimossi i ponteggi - Foto © www.giornaledibrescia.it
Nei giorni scorsi sono stati rimossi i ponteggi - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Dopo il Beerstrò Curtense inaugurato nella ex scuola elementare di Bovegno e il centro ittico riattivato lo scorso dicembre a Lodrino, in primavera toccherà alla Rebecco Farm di Lavone di Pezzaze sbocciare. I tre progetti sono la concretizzazione di alcune delle azioni messe in campo nell’ambito del progetto «Attivaree_Valli Resilienti» finanziato quattro anni fa da Fondazione Cariplo.

Negli scorsi giorni sono stati rimossi i ponteggi ed è stato sistemato il terreno che si estende tra il Mella e il grande edificio prossimo a ospitare un centro di valorizzazione e sviluppo della cultura rurale del territorio e un agriturismo con otto posti letto. Entrambi saranno gestiti da una rete di imprese agricole che racchiude un gruppo di agricoltori e di produttori lattiero-caseari valtrumplini: l’azienda agricola Turrini (capofila) il Mulino di Bovegno, l’azienda agricola Pesei di Magno, Chichimela di Bovegno e l’azienda agricola Ambrosi di Lodrino.

L’intervento di restauro conservativo, studiato insieme all’Università di Parma, ha permesso di recuperare un vecchio complesso rurale (il cui proprietario ha firmato una convenzione ventennale con le imprese coinvolte) ormai in decadenza che un tempo ospitava una stalla, un fienile, dei locali per la trasformazione del latte, il carbonile e le rimesse agricole. I lavori sono ormai agli sgoccioli e, con l’arrivo della bella stagione, sarà possibile toccarne con mano i risultati. La struttura, composta da tre corpi, vede al suo interno una sala polifunzionale destinata a ospitare incontri formativi, didattici e ricreativi mentre Matteo Turrini, il 26enne titolare dell’azienda capofila del progetto, gestirà l’anesso bed&breakfast, che servirà colazioni a base di prodotti valtrumplini e anche a chilometro zero: alcuni verranno infatti raccolti direttamente dall’orto adiacente la farm.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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