In 14 senz’acqua per una settimana: la protesta fa riaprire il rubinetto
Quattordici persone, tra cui quattro minori, e un negozio che vende kebab sono rimasti per una settimana senz’acqua in una palazzina di via Puccini a Sarezzo. «Ci stiamo lavando con le bottiglie d’acqua, una cosa vergognosa - racconta il papà di due bambini di uno e quattro anni -, oppure ci riforniamo dai vicini: è un abominio, specialmente dal momento che abbiamo sempre pagato la bolletta, gli arretrati sono di inquilini precedenti, e che veniamo rimbalzati da Asvt a Isupe da mesi senza avere risposte certe».
La protesta
Una situazione «grave e inaccettabile» - come l’hanno definita Umberto Gobbi e Francesco Catalano di Diritti per tutti - che ieri ha portato l’associazione ad organizzare una conferenza stampa insieme alle famiglie coinvolte davanti allo stabile. Mercoledì 26 ottobre il contatore centrale dell’edificio è stato piombato da Azienda Servizi Valtrompia. «Al condominio in questione è stata riscontrata una morosità di 3.500 euro - spiegano da Asvt -: che sia degli inquilini attuali o di quelli precedenti noi non possiamo saperlo dal momento che si tratta di un’unica utenza e che le utenze interne non possono più essere lette: questa informazione solo Isupe può averla».
Già lo scorso giugno, secondo quanto racconta l’azienda valtriumplina, lo stesso contatore è stato piombato «dopo aver avvisato i condomini della morosità e, nonostante la proposta di un apposito piano di rientro, nel periodo immediatamente successivo ci sono stati dei prelievi fraudolenti di acqua». La situazione si è trascinata fino allo scorso 26 ottobre. «Quello precedente era intestato ad una signora deceduta - spiega l’azienda -. Occorreva perciò un nuovo intestatario e che questo fosse uno solo degli inquilini». Una richiesta che i condomini di via Puccini hanno rifiutato categoricamente rimanendo, perciò, senza acqua per una settimana.
La riattivazione
Ieri, dopo la conferenza stampa, i membri di Diritti per tutti e alcuni inquilini si sono presentati in municipio a Sarezzo, illustrando alla sindaca la situazione della quale lei si è detta all’oscuro. Il primo cittadino ha quindi contattato Asvt, chiedendo se fosse possibile riaprire momentaneamente l’erogazione: l’azienda ha acconsentito, sebbene il flusso sia limitato. «L’acqua è un bene primario - ha sottolineato Gobbi - : non accetteremo la politica del distacco».
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