Il tentato omicidio svelato dal post su Facebook

Partita da un messaggio sui social l'inchiesta dei Carabinieri che a distanza di mesi ha portato in carcere un 34enne di Nave
ESCONO INSIEME E LUI TENTA DI STRANGOLARLA
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Una conoscenza di lunga data. Nulla che almeno all'apparenza potesse mettere in allarme la protagonista di questa ennesima storia di aggressione in cui ad avere la peggio è stata una donna. Lei ha avuto la sola colpa di accettare un invito a uscire per una sera con quel 34enne di Nave, dipendente comunale, con cui da tempo scambiava parole senza preoccupazione alcuna.

Al termine di quella serata, che risale alla fine di gennaio, è però arrivato l'imprevisto: l'uomo ha cercato un approccio inatteso al termine di quella che era e doveva restare una serata tra amici. Il rifiuto della donna non era ammesso nella mente del 34enne: questi l’ha prima minacciata di morte e poi aggredita, mettendole le mani al collo. Ci sono voluti sette mesi di indagini, ma alla fine il cerchio si è chiuso e per l'aggressore è scattata la custodia cautelare in carcere. Pesantissima l'accusa: tentato omicidio.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Nave, i due nel corso della serata incriminata erano passati da diversi bar e locali. Quindi, le avances, il rifiuto e la reazione violenta. La donna per fortuna è riuscita a divincolarsi e a chiedere aiuto ad un passante. Inutile, tuttavia, ogni tentativo di quest'ultimo di convincerla a chiamare le forze dell’ordine.

Dopo alcuni giorni la donna ha affidato ad un lungo post su Facebook il suo sfogo, il racconto di quanto le era accaduto pur senza citare nel dettaglio il suo aggressore. Un conoscente però l’ha letto e intuito che qualcosa di davvero grave era accaduto e ha segnalato ai carabinieri del paese il post. Si è così aperta una inchiesta che ha portato la Procura a chiedere ed ottenere un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Eseguita sabato dai carabinieri. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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