Il saluto a Gino dei Gonzales, voce delle balere: oggi i funerali

Il cantante di musica leggera e da ballo di Lumezzane era noto da tempo ben oltre i confini valgobbini
ADDIO A GINO DEI GONZALES
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Chissà se la confortante affermazione di S. Agostino per la quale «chi canta prega due volte», vale anche per la canzone leggera. Forse sì, non fosse altro per quel volo del cuore che fa spiccare la musica di qualsivoglia forma e tendenza. Luigi Dabenini - per tutti, diffusamente «Gino dei Gonzales», ben oltre l’angusto circolo dei monti di Valgobbia - per mezzo secolo ha letteralmente consumato la sua voce «violetta» ad allietare schiere di ascoltatori, regalo di bellezza canora dispensato a piene mani. Gino se n’è andato sul morente agosto, vinto dalla malattia, passata crudamente sopra il suo pur infaticabile battito dell’esistenza.

«Gino dei Gonzales» una sorta di nome d’arte. Un’identità dalle radici fonde, quella de «I Gonzales», forse il primo complesso sorto a Lumezzane agli inizi degli anni Sessanta. Gino - più fresco d’età - si era aggiunto più tardi all’affermata formazione come cantante, ben presto col compito fondamentale di dettare i ritmi alla batteria. Poi il tempo aveva sciolto il complesso e Gino, con l’avvento delle «magiche basi» poteva portare con sé un’intera orchestra nei mille locali di mezza regione, agli sposalizi, alle feste popolari... ovunque la sua voce delicata fosse chiamata a liberare un brano in voga, un sospiro redivivo di serenata, una parvenza di rock più scatenata... In tempi meno lontani aveva coinvolto in duo anche la moglie Luisella, aggiungendo voce a voce, cuore a cuore, fino all’affaticamento visibile delle corde vocali, ma senza saper rinunciare all’essenza vitale del canto.

Luigi-Gino univa al tono ben modulato del timbro anche un «gentil aspetto», un’innata cordialità che lo rendevano subito gradevole. Con l’amata moglie Luisella lascia i non meno benvoluti figli Mauro e Stefano, gli adorati nipoti. Unitamente ad una diffusa, sorridente memoria, così com’è stata la sua lunga melodia ora, chissà, in volo, unita ad altre mille e mille, misteriose voci.

I funerali si terranno oggi, mercoledì 1 settembre, alle ore 16 nella chiesa parrocchiale di San Giorgio al Villaggio Gnutti partendo dalla casa del commiato Benedini di via Ragazzi del '99 in Sant’Apollonio.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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