Il rischio sismico aumenta i tempi per i permessi edilizi

Dal Comune rassicurano sulla situazione del territorio ma i risvolti burocratici si sono già fatti sentire
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I tempi e le procedure per costruire sul suolo comunale si fanno sempre più lunghi e complessi dopo che Nave ha fatto il suo ingresso nella rosa dei territori a più alta sismicità.
 
Lo scorso aprile Regione Lombardia ha aggiornato la classificazione sismica del territorio lombardo, inserendo Nave (insieme ad altri 28 Comuni della nostra provincia) in Zona sismica 2, «dove possono verificarsi forti terremoti», annota il portale della Protezione civile.
 
Pare però che il «salto» compiuto dal Comune centrale della Valle del Garza non debba destare più allarme del dovuto. Il responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Nave, Michele Rossetti, spiega che «il rischio di pericolosità sul territorio navense non è in realtà aumentato: lo dimostra il fatto che il parametro dell’accelerazione sismica al suolo (il principale indicatore per stimare il danno potenziale di un terremoto su un edificio) è tutt’oggi lo stesso per il nostro territorio».
 
Gli effetti della nuova classificazione antisismica incidono invece in maniera pesante sui passaggi burocratici utili per ottenere i permessi edilizi, che diventano più lunghi e vincolanti. Per i territori in Zona sismica 2, sostanzialmente, prima di rilasciare l’autorizzazione edilizia il Comune è ora tenuto a consultare il parere di un ingegnere strutturista «sia che si voglia costruire una casa, sia che si voglia realizzare una tettoia o un muretto di cinta - sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici, Carlo Ramazzini -: forse una leggera esagerazione: prevenire va bene, ma speriamo che in futuro la Regione faccia delle distinzioni».
 
Le nuove disposizioni regionali in materia sismica sono consultabili sul sito della protezione civile all’indirizzo internet www.protezionecivile.regione.lombardia.it
Da quando la normativa regionale antisismica è entrata in vigore, a Nave sono state avviate solo sei pratiche per ottenere dal Comune il permesso di costruire. 

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