Il ricordo di Silvano Cinelli, «papà» del sentiero 3V
La scorsa domenica, come ogni anno un nutrito gruppo di persone si è ritrovato per ricordare Silvano Cinelli e con lui altri amici che collaborarono alla realizzazione del Sentiero 3V, che oggi non a caso porta il suo nome.
Quest’anno due le novità: innanzitutto il luogo scelto per la manifestazione, che dalla Pezzeda è stata, per vari motivi logistici, spostata al Giogo del Maniva; poi la presenza di alcuni musici del «BRASSerie Quintet» di Milano: alla tuba Giuseppe Pratticò, al trombone Davide Feo, al corno Alessandro Caiani, alla tromba Alberto Strepparola.
Dopo un sabato di pioggia battente, il sole ha deciso di contravvenire alle previsioni meteo irrompendo sul piazzale a riscaldare l’aria resa alquanto frizzante dalla notte. Al suono della campanella, tutti i partecipanti si sono raccolti d’innanzi alla chiesetta degli Alpini per la Santa Messa.
Gli ottoni hanno allora intonato «Quel Mazzolin di Fiori», «Era una notte che pioveva» e la «Preghiera dell’Alpino», dopo di che don Fabrizio Bregoli ha officiato la Messa. Al termine di questa sono risuonate le note di altri canti degli alpini: «Aprite le porte», «Figli di Nessuno» e l’immancabile «Signore delle Cime».
A chiudere la giornata il classico «terzo tempo», con un ottimo polenta, salamina e formaggio fuso preparato dalla pizzeria Cielo Alto.
Ancora una volta è stata ricordata la figura di Silvano Cinelli, indimenticato fotoreporter che ha raccontato Brescia e il suo territorio attraverso centinaia di migliaia di scatti (il numero non è un iperbole) oltre che alpinista appassionato, profondo conoscitore della montagna, cui pure tanto ha dato. Una commemorazione gioiosa per la quale la famiglia Cinelli - la vedova di Silvano, Maria, e i figli Emanuele, Valeria e Carla - manifestano profonda gratitudine a tutti i presenti e a tutti coloro che hanno contribuito alla sua riuscita.
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