Il dolore della moglie di Bozzoli: «Speravo ancora fosse vivo»
«La speranza che Mario fosse ancora vivo c’è sempre stata. Gli ultimi sviluppi hanno però gettato me e i miei figli nello sconforto». Parla con un filo di voce. Sottile come la speranza che ha nutrito per 72 giorni. Fino a quando si è scontrata con la realtà dura, durissima per chi come lei ha sempre creduto di poter uscire dall’incubo che sta vivendo dall’otto ottobre scorso.
Irene Zubani, la moglie di Mario Bozzoli, non si dà pace dopo i quattro avvisi di garanzia notificati ai nipoti Alex e Giacomo e ai due operai della fonderia di Marcheno Oscar Maggi e il senagalese Abu. Atti che hanno certificato una svolta. L’indagine non è più per sequestro di persona, ipotesi per la quale era stato aperto il fasciolo in Procura, ma per omicidio volontario e distruzione di cadavere. E proprio domani, lunedì, i quattro indagati saranno interrogati dagli inquirenti.
Il servizio sull'edizione del Giornale di Brescia in edicola oggi, domenica 20 dicembre 2015 scaricabile anche da qui.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato