Il 25enne che porta il teatro tra i ragazzi del campo profughi

Il progetto di Michele Senici sull’isola greca di Samo Per la sua laurea ha avviato una raccolta di fondi
A scuola. I ragazzi del  campo profughi in attività ludiche
A scuola. I ragazzi del campo profughi in attività ludiche
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Il teatro per lui è sempre stata una passione viscerale. Mai avrebbe però pensato che un giorno sarebbe diventato anche un mezzo per cercare di lenire le profonde ferite di bambini e ragazzi in fuga dai propri paesi d’origine e costretti a vivere in un campo profughi a Samo, un’isola greca situata a un chilometro dalle coste della Turchia.

Michele Senici ha 25 anni e in paese è conosciuto perché lavora all’oratorio di Nave come educatore. Nonostante la giovane età, ha già debuttato con un suo spettacolo venuto alla luce sotto il marchio «Pro Teatro», da lui stesso creato. In vista della sua laurea in Scienze dell’educazione all’Università Cattolica di Brescia, Michele ha lavorato ad una tesi che intreccia il dialogo tra la pedagogia dell’emergenza e l’educazione alla teatralità.

Per farlo ha deciso di partire come volontario per un mese, dal 20 ottobre al 18 novembre scorso, con la onlus «Still I Rise», una delle 4 ong indipendenti e finanziate da privati presenti a Samo, fondata nel giugno del 2018 dai tre giovani volontari Nicolò Govoni, Giulia Cicoli e Sarah Ruzek.

L’articolo completo sul Giornale di Brescia oggi in edicola, scaricabile anche in formato digitale.

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