Giuseppe Ghirardini, cronaca di un «Delitto "quasi" perfetto»

Sara Pelizzari ha descritto il libro scritto su un caso ancora aperto: quello relativo alla morte di Giuseppe Ghirardini
  • Delitto "quasi" perfetto, la presentazione
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«L'80% è cronaca e il 20% è romanzo». Così Sara Pelizzari descrive il libro scritto su un caso ancora aperto. Quello relativo alla morte di Giuseppe Ghirardini, l'affetto ai forni della Bozzoli di Marcheno scomparso sei giorni dopo il suo datore di lavoro, Mario Bozzoli, e poi trovato senza vita nei boschi di Case di Viso in Vallecamonica. Il libro si intitola «Delitto "quasi" perfetto» ed è stato presentato nel pomeriggio di ieri alla presenza delle sorelle di Giuseppe Ghirardini.

«Prima di andare alla Bozzoli, Ghirardini lavorava per mio padre e fin dall'inizio del caso ho sempre avuto la convinzione che la sua morte sia legata a quella di Bozzoli, ma che sia innocente» ha spiegato l'autrice. Nel libro non compare il nome Bozzoli, ma l'imprenditore risponde al nome di fantasia Martini.

«Questa è l'occasione per dire agli inquirenti che il caso non va archiviato», ha detto a margine della presentazione del libro Mina Ghirardini, la sorella dell'operaio. «Non si è ucciso, ma l'hanno ucciso. Siamo convinti di questo e anche la Procura lo capirà» ha aggiunto.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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