Giallo di Mario Bozzoli, spunta la fattura del mistero
Una fattura da quasi 44mila euro per lavori alla Bozzoli di Marcheno che, a Marcheno, non sono mai stati eseguiti ma che dalla Bozzoli di Marcheno erano stati pagati.
Il documento contabile, mostrato ieri sera nel corso della puntata di «Chi l’ha visto» su Rai 3, è datato 18 settembre 2015, cioè venti giorni prima della scomparsa dell’imprenditore Mario Bozzoli e sarebbe, secondo la ricostruzione della trasmissione televisiva, il tema del faccia a faccia tra lo scomparso e suo fratello Adelio proprio la sera in cui si sono perse per sempre le sue tracce. Stando a quanto emerso dunque Mario Bozzoli, dopo aver scoperto il documento nella contabilità dell’azienda di cui era socio al 50%, ha chiesto notizie all’impresa che l’aveva emessa e che aveva messo nero su bianco, nella sezione in cui si indicano le prestazioni offerte, guasti ai forni dopo un’esplosione e che erano stati riparati per una spesa complessiva di 43.933,86 euro.
Danneggiamenti che a Mario non risultavano.
Secondo «Chi l’ha visto» il titolare avrebbe spiegato a Mario Bozzoli di essere intervenuto alla Fonderia Bozzoli di Bedizzole, quella che gli inquirenti hanno definito il clone di quella di Marcheno e di cui sono proprietari, con il 33,33% ciascuno, Adelio e i suoi figli, Alex e Giacomo Bozzoli.
Secondo la trasmissione condotta da Federica Sciarelli, chi aveva incontrato Mario Bozzoli nei giorni prima della sua scomparsa, lo avrebbe descritto come molto contrariato per la questione della fattura e deciso a chiederne conto a suo fratello Adelio.
Una tesi sostenuta dal fatto che la felpa di Mario sia stata trovata proprio davanti agli uffici dove avrebbe dovuto tenersi il chiarimento e da cui l’imprenditore non è mai uscito.
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