Gardone, nell'ex ospedale nascerà un centro servizi

L’obiettivo è la creazione di un punto di raccordo tra ospedale e territorio, e i progetti non si fermano qui
Una vista aerea di Gardone Val Trompia - © www.giornaledibrescia.it
Una vista aerea di Gardone Val Trompia - © www.giornaledibrescia.it
AA

Gardone Val Trompia fa un altro passo in avanti verso il recupero del vecchio ospedale. Sono stati infatti affidati i lavori di progettazione per l’intervento sull’immobile che decenni fa ospitava la clinica valtrumplina prima della costruzione, a fianco, della nuova ed attuale struttura ospedaliera, e che negli ultimi anni ha fatto da sede ad alcune associazioni della zona.

Il recupero della struttura rientra in un programma regionale di investimenti in sanità, che nel 2017 per questo progetto aveva assegnato con un finanziamento alla Asst Spedali Civli 3,7 miliardi di euro. Se tutto andrà secondo i piani i lavori dovrebbero concludersi entro due anni. L’edificio ospiterà la direzione area territoriale, gli ambulatori, il centro servizi, il centro psico sociale, la neuropsichiatria infantile, alcuni ambulatori collegati alla cronicità, l’ambulatorio di dietologia, il centro vaccinale, i servizi per il pap test e alcuni ambulatori per i medici che lavorano all’interno dell’ospedale. L’obiettivo insomma è la creazione di un punto di raccordo tra ospedale e territorio, e i progetti non si fermano qui. Proprio in questi giorni è stato aperto il cantiere che porterà l’anno prossimo all’ampliamento del centro dedicato ai pazienti dializzati, che permetterà di passare dagli attuali 12 pazienti per turno a 24, e vedrà la presenza fissa in ogni turno di infermiere e di un medico.

I tempi saranno più lunghi invece per la creazione, al quinto piano dell’ospedale di Gardone, del primo hospice dell’’Asst Spedali Civili. Si tratta di una ventina di posti letti che saranno riservati ai pazienti che richiedono cure palliative e che non possono essere più assistiti a domicilio, come malati terminali o oncologici e pazienti affetti di SLA o sclerosi multipla. «Con la realizzazione di questo hospice – fa sapere Annamaria Indelicato, direttore socio sanitario dell’Asst – si va ad ampliare la filiera delle cure palliative, che per ora sono solo domiciliari. I tempi di realizzazione sono collegati ai lavori nel vecchio ospedale e per la nuova dialisi; una volta terminati questi si passerà alla realizzazione dell’open space. Spero che entro due o tre anni Gardone possa dare ai cittadini questo servizio»

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia