Freddo da battere i denti: Collio resta senza teleriscaldamento

Il disagio si ripete in paese da anni. La società: «C’è una perdita ingente sulla rete»
Collio vista dall'alto - Foto © www.giornaledibrescia.it
Collio vista dall'alto - Foto © www.giornaledibrescia.it
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A Collio di puntuale come l’arrivo del primo freddo c’è solo una cosa: l’interruzione del teleriscaldamento. Uno sgradito appuntamento che si trascina ormai da anni, lasciando al freddo e senza acqua calda per diversi giorni nel corso dell’inverno molti abitanti del paese dell’Alta Valtrompia. Con un volantino datato 4 novembre la Fravt (Fonti rinnovabili Alta Valle Trompia), società che gestisce la centrale del teleriscaldamento colliense, ha fatto sapere, scusandosi per il disagio, che «a causa di una ingente perdita sulla rete causata da un blackout, il servizio di teleriscaldamento non sarà garantito per i prossimi 4, 5 giorni».

Un bel problema, dato che al sistema di teleriscaldamento sono allacciate circa 250 utenze, tra le quali il municipio, la caserma dei carabinieri e le scuole del paese. Già sul finire di novembre 2020 un centinaio di utenze vennero lasciate per giorni al gelo a causa di alcuni guasti nei tubi che trasportano il calore.

L’anno precedente, idem: in diverse case si battevano i denti. E mentre alcune voci di corridoio iniziano a parlare di una possibile chiusura della centrale, c’è chi torna a invocare il metano, specie ora che è arrivato anche nella vicina Bovegno. «Nel 1992 era stato chiesto ad Asm di portare il metano a Collio - afferma un ex consigliere comunale -. La risposta fu che costava troppo, perché non arrivava ancora a Bovegno e ci voleva una stazione di pompaggio a metà strada. Venne proposto un cambio di gestione per quanti riguardava gli acquedotti, ma la proposta non venne accettata».

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