«Fosse stata ricoverata subito, forse sarebbe ancora con noi»
«Mi creda, si nasce per morire, ma un conto è farlo a 70, 80 anni, un altro è a soli 5 anni». Analisi lucida, ma carica di dolore e amarezza quella di Abbas, lo zio della piccola Malika, la bimba di origine pakistana strappata alla vita in un letto del Civile dalla meningite dopo essere stata al Pronto soccorso sabato sera, il 7 gennaio, lasciata tornare a casa e poi ricoverata la mattina successiva.
«Fino all’ultimo abbiamo pensato potesse vivere. E invece è morta mercoledì. Fosse stata ricoverata subito oggi forse sarebbe ancora con noi». «È stato il medico legale a dire che qualcosa non era andato bene. Ma noi come famiglia non abbiamo pensato a denunciare il medico del Pronto soccorso. Troppo il dolore per pensare a quelle cose. Abbiamo detto, "anche un medico può sbagliare"».
Leggi l'intervista integrale sull'edizione del Giornale di Brescia in edicola oggi, domenica 15 gennaio 2017, disponibile in versione digitale anche qui
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