Educazione, il rugby fa scuola

Alla primaria un’ora a settimana con la palla ovale: così s’insegna ad avanzare sempre
Verso la meta. Studenti a lezione di rugby nelle ore scolastiche
Verso la meta. Studenti a lezione di rugby nelle ore scolastiche
AA

La scuola elementare Papa Giovanni Paolo II risponde all’emergenza educativa dei giovani introducendo nel programma scolastico un’ora di rugby alla settimana. L’originale progetto si chiama «Insieme verso la meta. Scendi in campo con noi» e nasce da una iniziativa della pedagogista dello sport Cristina Pezzi, che per svilupparlo ha coinvolto un educatore sportivo dell’asd Tre Valli Rugby.

Le regole. L’iniziativa punta a costruire una vera e propria rete territoriale mirata allo sviluppo globale del bambino e, non a caso, ha il sostegno del Comune e della Polisportiva di Caino, oltre che della scuola e delle famiglie dei piccoli rugbisti. «Il rugby per i piccoli ha regole semplificate: il gioco, anche nelle fasi più concitate, è molto meno cruento di quanto si possa pensare - spiega Pezzi -: i bambini imparano presto a cadere, a scivolare sull’erba e a proteggersi, così come a non temere il contatto fisico e giocano prestissimo con molta naturalezza, divertendosi. Ma il rugby significa soprattutto gioco di squadra, gruppo, rispetto per l’avversario, correttezza e lealtà ed ecco perché è ideale per un lavoro di tipo educativo nella scuola primaria».

Attualmente il progetto coinvolge i ragazzi della III A (gli stessi che dopo aver vinto un concorso nazionale hanno avuto la possibilità di incontrare Martìn Castrogiovanni), ma già dall’anno prossimo potrebbe estendersi a tutte le classi prime.

Lo spirito. Tra i suoi obiettivi principali c’è quello di sradicare l’idea che il lato più bello dello sport stia sempre e per forza nei risultati conseguiti, in quanto la crescita atletica e sportiva di un bambino non deve mai essere disgiunta da quella personale e umana. Il rugby come viene proposto alla primaria di Caino assurge a sport educativo e formativo, in quanto insegna ai ragazzi ad avanzare sempre, così come dovranno fare nella vita, sia nelle situazioni positive sia in quelle negative, perseverando nell’impegno senza mai scoraggiarsi e sostendendo sempre il proprio compagno, spinti da un senso di solidarietà e da spirito di cooperazione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato