Crescono i numeri dei consultori per le famiglie

Per la direttrice Daniela Dalola è il segno «di un bisogno che si va sempre ampliando»
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Si trovano a Sarezzo, Lumezzane e Concesio le tre sedi dedicate all’attività del consultorio adolescenti messo in pista da Civitas, in prima battuta, cinque anni fa a Sarezzo. Un sevizio che ha dimostrato la propria utilità al punto da essere esteso negli anni anche nelle altre sedi dove Civitas ospita i consultori familiari.

«Segno - ricorda la direttrice Daniela Dalola - di un bisogno che si va sempre ampliando». E se nel 2013 il sevizio aveva segnato una notevole flessione, causa l’introduzione da parte della Regione Lombardia del pagamento delle prestazioni sanitarie, prima gratuite, oggi i numeri sono di risalita. 

Nel corso del 2015 gli utenti sono stati 892 e sono state erogate 1.598 prestazioni, che spaziano dalle consulenze sanitarie a quelle psicoeducative (passate dal 38 per cento dell’anno precedente al 41 del 2015) sino alle consulenze per genitori, circa il 7 per cento del totale, che si rivolgono al servizio per relazioni problematiche con i figli . Dal punto di vista pratico, il consultorio garantisce un accesso telefonico quotidiano dalle 13 alle 15 e un’apertura libera un pomeriggio a settimana (lunedì a Concesio, martedì a Sarezzo, giovedì a Lumezzane).

«Nel corso del 2015 - sottolinea la direttrice di Civitas - l’peratore di accoglienza ha ricevuto una media di 93 telefonate al mese, con punte massime nel mesi di attività scolastica, a esempio 137 telefonate nel mese di settembre». Nella stragrande maggioranza dei casi, il 95 per cento, alla telefonata è seguito un appuntamento in consultorio. Per agevolare l’accesso, dal 2009 è attivo anche un profilo Facebook del consultorio adolescenti, che i ragazzi utilizzano per inviare messaggi o fissare appuntamenti in alternativa alla mail, usata soprattutto dagli adulti.

Rispetto alle aree problematiche, i colloqui registrano un aumento delle consulenze che hanno avuto come punto focale le relazioni familiari, anche se il numero di quelle sanitarie è in continua crescita. 

L’attività del consultorio adolescenti non si ferma qui. Nel 2015 sono stati raggiunti 2.061 ragazzi e 153 insegnanti negli istituti superiori di Lumezzane, Sarezzo e Gardone, sono stati effettuati 25 percorsi nell’ambito del progetto «Educare all’affettività e alla sessualità», che hanno raggiunto 630 giovani e 40 insegnati in 25 classi dellegli istituti superiori. Infine gli intervento del consultorio si sono integrati con lo sportello d’ascolto istituito negli istituti superiori Primo Levi di Sarezzo, Carlo Beretta di Gardone e all’agenzia formativa Don Tedoldi di Lumezzane.

Un altro progetto è "«Pro.Di.Gio.», legato alla prevenzione delle dipendenze, avviato attraverso 19 percorsi nella scuole secondarie di primo grado e in 21 in quelle di secondo grado.

Il costo totale del servizio nel 2015 è di poco meno di 110 mila euro. Cifra non troppo elevata per un servizio tanto importante. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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