Collio, arrampicare al parco dietro casa

Prende forma il progetto di realizzare una torre alta 10 metri per appassionati di climbing e di boulder
Un’elaborazione grafica della palestra all’aperto per gli arrampicatori - © www.giornaledibrescia.it
Un’elaborazione grafica della palestra all’aperto per gli arrampicatori - © www.giornaledibrescia.it
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Sono sempre di più anche in Valtrompia i neofiti e gli amanti dell’arrampicata che vanno alla ricerca di luoghi vicini a casa dove poter approcciare o praticare questa disciplina. Presto anche Collio avrà a disposizione sul suo territorio una palestra all’aperto: il Comune ha di recente ottenuto un finanziamento di 150mila euro nell’ambito del bando regionale «Sport Outdoor» per la promozione di nuovi modelli di pratica sportiva all’aria aperta.

Denaro, questo, grazie al quale verrà realizzata una torre per l’arrampicata alta 10 metri, che sarà dotata di un tetto per consentire di praticare questo sport anche quando il meteo non è dei migliori.

Il progetto prevede, inoltre, la realizzazione di una struttura per il boulder, cioè l’arrampicata senza corde su struttura bassa e il posizionamento di materassi a terra per proteggere dalle cadute accidentali. Entrambe le opere troveranno casa al parco in località Glere (davanti al punto informazioni e al nuovo parcheggio), in una posizione strategica dal momento che si trova alla partenza della nuova pista ciclabile che collega l’abitato di Collio alla frazione di San Colombano.

Il parco verrà oltretutto totalmente illuminato per permettere l'arrampicata anche durante le serate estive. Dietro a questo progetto c’è anzitutto la mente dell’appassionato di arrampicata colliense Paolo Faustino Fontana, che ha curato gli aspetti tecnici e, in secondo luogo, la collaborazione tra il Comune di Collio e la neonata (fino a poco tempo fa era una sottosezione di Gardone) sezione del Cai di Collio, sodalizio attivo dal 1960 che conta oggi più di 250 iscritti.

«L’opera servirà per avvicinare all’arrampicata i grandi e, soprattutto, i piccini - spiega Fontana, anche lui socio tesserato del Cai di Collio -. Io, ad esempio, ho due figli e il primo, che ha cinque anni, si è recentemente avvicinato a questa disciplina: allo stato attuale, per consentirgli di praticarla, dobbiamo percorrere più di 20 chilometri, dal momento che la palestra più vicina si trova a Inzino».

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