Chiara, l’astro nascente della danza vuole brillare alla Scala

«Sapevo che sarei andata a fare l’audizione e che sarei stata presa». Questa dose di sicurezza ha di certo dato una mano al destino di Chiara Bugatti, astro nascente della danza lumezzanese. A soli dieci anni è stata presa all’ambitissima Scuola di Ballo dell’Accademia del Teatro della Scala di Milano. Grazie alle sue doti fisiche e alla sua determinazione lunedì pomeriggio la commissione della famosa scuola di formazione le ha fatto sapere il verdetto: ammessa. Ora per Chiara si apre un percorso impegnativo.
All’Accademia della Scala non si scherza: chi sgarra è fuori. E non solo nella preparazione fisica e tecnica, bisogna essere anche studenti diligenti. Da settembre la lumezzanese di Sant’Apollonio dovrà trasferirsi a Milano dal lunedì al venerdì e frequentare la mattina la scuola media e il pomeriggio dedicarlo alle lezioni di danza. Il tutto, è ovvio, senza la presenza di mamma e papà. La piccola verrà ospitata da una famiglia che lascerà il venerdì sera per tornare dai suoi cari a Lumezzane.
Talento puro. A mettere a Chiara la pulce nell’orecchio sulla possibilità di frequentare la famosa scuola di ballo sono state Ornella Davoli e Michela Camossi, direttrice e insegnante del Centro danza Lumezzane che Chiara frequenta da cinque anni. Da questa scuola fondata nel 1973 sono usciti anche altri talenti lumezzanesi come Erik Cavallari diventato primo ballerino dello Scottish Ballet a Glasgow, Sabrina Pasotti ora impegnata nel penultimo anno della scuola di ballo del Teatro dell’Opera di Roma e Matteo Cavagna che l’anno scorso è stato ammesso all’Accademia Ucraina di Balletto di Milano.
«Abbiamo visto che Chiara aveva del potenziale e così - spiega la direttrice Davoli - l’abbiamo detto ai genitori». Genitori che hanno sempre sostenuto la figlia senza però opprimerla, anzi. «In cuor nostro lunedì speravamo che Chiara non venisse presa perché da genitori - commenta il papà Paolo Bugatti - non volevamo staccarci dalla nostra bambina. Poi però è stata grande la gioia di vedere il suo sogno realizzato».
La selezione. Alla selezione per il primo corso dell’Accademia erano presenti oltre 120 ragazze. Solo 20 sono state scelte. Chiara la danza classica l’ha sempre avuta nel sangue. «Aveva solo due anni che non faceva altro che guardare filmati in cui si ballava e a 6 anni - racconta il papà - ha iniziato il suo percorso a livello dilettantesco. Io e sua madre siamo fieri di lei anche se ci limitiamo ad assecondare una sua attitudine senza costringerla per forza a percorrere questa strada».
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