Cassonetti in fiamme a Concesio, danni per 40mila euro

Il sindaco, nelle scuole per fare appello ai ragazzi e spiegare le conseguenze dei gesti, chiede alle famiglie di controllare i figli
Quel che resta di un cassonetto incendiato - © www.giornaledibrescia.it
Quel che resta di un cassonetto incendiato - © www.giornaledibrescia.it
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La campagna incendiaria che ha colpito i cassonetti del territorio nelle ultime settimane ha causato al Comune di Concesio un danno economico attorno ai 40mila euro. È preoccupante il bilancio che l’Amministrazione comunale si è ritrovata a stilare.

«Nel giro di poco tempo - spiega il sindaco Agostino Damiolini - sono andati in fumo circa 20 cassonetti, specialmente campane della carta. Abbiamo motivo di credere che si tratti di un fenomeno di emulazione che interessa alcuni gruppi di giovani». Non più tardi di tre settimane fa erano stati colti sul fatto a Sant’Andrea due ragazzini appena 12enni, che avevano bruciato nell’arco di poche ore ben 6 contenitori. La follia incendiaria non si era però fermata lì: l’indomani a San Vigilio, quindi in un’altra zona ancora rispetto agli episodi precedenti, prima ancora che albeggiasse altri tre cassonetti sono stati inceneriti. È risultato quindi chiarissimo che sul territorio circolassero altre persone dedite a gesti incendiari.

«I carabinieri - afferma il sindaco - stanno portando avanti le indagini. Nel frattempo chiediamo alle famiglie di tenere controllati i figli, perché dev’essere dai genitori in primis che parte lo sforzo per far sì che il fenomeno non degeneri». Damiolini stesso ha deciso di recarsi nelle classi delle scuole locali per parlare con i ragazzi e spiegare quali sono le conseguenze di certi gesti. «Probabilmente non risolverà il problema, ma tentar non nuoce - conclude il sindaco -. In situazioni come queste è meglio non lasciare alcuna strada intentata».

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