Caso Bozzoli, risolto il giallo della Punto bianca

Nel giallo di Marcheno, un mistero in meno: quello della Punto bianca transitata 5 volte dalla Bozzoli la sera dell'8 ottobre
BOZZOLI: CHIARITO IL MISTERO DELLA PUNTO
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In un quadro in evoluzione, ma ancora lontano dall'essere definitivo, un elemento di inchiesta nel giallo di Marcheno non è più avvolto dal mistero. Chi era al volante della Fiat Punto bianca immortalata dalle telecamere di un'azienda nei pressi della Bozzoli la sera dell'8 ottobre non c'entra nulla con la scomparsa di Mario Bozzoli.

A guidare la vettura, una donna residente in zona, transitata cinque volte tra le 19.14 e le 20.06 dalla rotonda del viale che nella zona industriale di Marcheno porta alla Bozzoli. Non sarebbe secondo gli inquirenti dunque un complice di chi ha ucciso l'imprenditore e nemmeno - era una delle ipotesi - qualcuno che aveva visto e non sapeva come comportarsi.

Tolto il velo di mistero da uno dei tanti elementi emersi in questa lunga indagine, gli inquirenti restano ora concentrati sulle scorte prodotte la notte dell'8 ottobre alla ricerca della prova regina contro gli attuali quattro indagati: Alex e Giacomo Bozzoli, nipoti dell'imprenditore scomparso, e i due operai Oscar Maggi e il senegalese Abu.

Si cercano frammenti ossei o una protesi in titanio: sarebbero la prova evidente dell'uccisione di Bozzoli in uno dei suoi tre forni presenti in fabbrica.

 

 

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