Caso Bozzoli, la moglie: «Basta infangare la memoria di Mario»
«Sentirsi dire che non ci sono prove che mio marito è stato ucciso lascia senza parole. È un dolore che non riesco ad esprimere» così Irene Zubani, la vedova di Mario Bozzoli risponde a distanza e un’intervista alla difesa dell’imputato che ha sostenuto che «è pacifico che Mario Bozzoli sia scomparso, ma non ci sono prove che è morto e tantomeno che è stato ucciso».
Per la moglie dell’imprenditore bresciano: «La memoria di mio marito merita rispetto. Non stiamo parlando di allontanamento volontario, ma di un omicidio. Mario era un padre di famiglia premuroso, un ottimo marito, una persona sempre disponibile nei confronti di chi aveva bisogno di lui. Non ammetto e non permetto - ha concluso Irene Zubani - che la sua memoria venga infangata».
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