Carolina, da Sarezzo a New York per fare l'attrice

Il sogno di diventare un’attrice del grande schermo l’ha portata fino a New York, eppure Carolina Zanardelli, classe 1997 da Zanano, ha gli occhi ben aperti e le idee molto chiare.
Un passato nella danza classica, la passione per il teatro, l’inizio dello studio alla scuola di recitazione Racconti di scena di Brescia e poi l’America. Qui la folgorazione di un mondo che ora l’ha condotta nel giro di pochi anni a studiare per una delle accademie più prestigiose, il Lee Strasberg Theatre and Film Institute, che, tra gli illustri allievi della sua lunga storia, vanta stelle del firmamento cinematografico come Scarlett Johansson, Robert De Niro, Angelina Jolie e Uma Thurman.
«Grazie alla mia scuola ho avuto la possibilità, nel 2014, di fare un’estate a Los Angeles per approfondire i miei studi - spiega Carolina -. Qui mi sono confrontata per la prima volta con la recitazione in lingua inglese e ho avuto i primi contatti con il metodo Strasberg e me ne sono innamorata». La famosa accademia newyorkese porta il nome del suo fondatore, divenuto celebre per aver sviluppato un metodo di insegnamento della recitazione fondato sulla memoria emotiva.
«Tornata in Italia ho fatto poi un casting per una webserie prodotta da Disney Italia e, dopo molte selezioni, sono stata presa tra i protagonisti - continua la giovane saretina -. Ero molto emozionata perché era la mia prima esperienza davanti alla macchina da presa. La serie era Writing Club #lastoriachevorrei, ma la Disney ne ha interrotto la produzione quasi subito. Tuttavia non mi sono data per vinta e ho continuato, perché in quel momento ho capito che quello era ciò che volevo fare».
Segue nella storia di Carolina una collaborazione con il regista bresciano Claudio Uberti e un ruolo di comparsa nel suo film del 2016 «Oltremare, la madre dei Poveri». «Nel frattempo stavo finendo il liceo - conclude la giovane - e non ci sono stati dubbi su che cosa avrei fatto dopo. Grazie ai miei genitori, ho fatto la selezione per la Strasberg e ora sono qui per un anno, in un mondo che mi sembra incredibile».
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