Carlo, l'ingegnere dei «cristalli» premiato a Londra

L’onorificenza è stata assegnata per un progetto a cui Carlo ha partecipato l’anno scorso con tre colleghi
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I premi internazionali per l’Ingegneria delle Strutture parlano gardonese. Venerdì scorso si sono infatti tenuti a Londra gli Structural Awards, prestigioso premio del settore delle costruzioni, conferito dalla Institution of Structural Engineers. Tra i vincitori c’è Carlo Brunori, classe ’86, di Gardone, laureato in Ingegneria Edile-Architettura a Brescia. 

L’onorificenza è stata assegnata per un progetto a cui Carlo ha partecipato l’anno scorso con tre colleghi, quando lavorava in uno studio londinese. Si tratta di una struttura avveniristica in vetro costruita a Omsk, Russia, risultata vincitrice nella categoria Small Practices, per le opere dal costo inferiore a un milione di euro. 

Un risultato eccellente per un ingegnere a inizio carriera, anche se può vantare già esperienze importanti (su tutte un paio di anni nel prestigioso studio francese RFR e l’esperienza inglese da a Malishev Wilson Engineers).

«È stata una vittoria del nostro team - racconta Carlo -, in cui ho rivestito il ruolo di progettista. Il lavoro è stato commissionato per celebrare i 300 anni della città di Omsk in Siberia, quindi con tutte le difficoltà ambientali. Nel tentativo di rinnovare il centro cittadino, con un giusto compromesso tra storia e modernità, abbiamo progettato 11 cristalli, strutture in vetro e acciaio, tra cui fontane, entrate della metropolitana e uno spettacolare Arco di trionfo alto circa 9 metri. Tra progettazione e realizzazione sono trascorsi poco più di 12 mesi, questo grazie a una grande sinergia tra architetti, progettisti e costruttori, che sono convinto sia quello che faccia davvero la differenza».

 

Ora Carlo è tornato in Italia, dopo aver trovato lavoro a Bressanone da Frener Reifer. «Sono ritornato per stare più vicino alla mia famiglia e alla mia ragazza, Francesca - conclude Carlo -, e poi perché questa azienda mi permette di lavorare su progetti di caratura internazionale. Ritirare un premio di questo tipo davanti ad alcuni dei migliori ingegneri del mondo è stato molto emozionante». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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